
Autore: Antonio Scicchitano
Data di pubblicazione: 06 settembre 2019
Legge “Dopo di noi”, perché è importante?
Negli ultimi anni mi è capitato spesso di dover affrontare un tema molto delicato in materia di tutela patrimoniale,ovvero, come aiutare quelle famiglie al cui interno ci sono una o più persone disabili. Una preoccupazione attanaglia le vite di coloro che si trovano a riflettere sul futuro di un congiunto disabile, portando a chiedersi “Chi se ne prenderà cura dopo di noi? Chi se ne occuperà nel modo più adeguato?” e angosciando il cuore di molti genitori che tanto vorrebbero garantire un futuro sereno al proprio figlio disabile.
Cosa prevede la Legge Dopo di noi?
Dopo di noi indica così la prospettiva di un futuro senza il sostegno famigliare, ma è anche il Testo di legge entrato in vigore il 25 giugno 2016 con lo scopo di assicurare la tutela dei disabili in gravi condizioni di salute rimasti privi del supporto dei parenti che potessero occuparsi loro. Pertanto la legge Dopo di noi, ovvero Legge n. 112/2016, non è destinata a coloro che manifestino una disabilità grave dovuta all’invecchiamento oppure a patologie connesse alla senilità. Ciononostante le misure prevedono la progressiva presa in carico della persona disabile durante l'esistenza in vita dei genitori.
Come si legge nell’art. 1, i principi fondamentali alla base della normativa includono il benessere, l’autonomia e la piena inclusione delle persone affette da disabilità grave, i quali devono ritenersi basilari anche per la definizione di un piano di supporto mirato al mantenimento di una quotidianità dignitosa successiva alla perdita dei genitori.
Il Fondo per l’assistenza
Tra le misure previste dalla Legge Dopo di noi, la quale “disciplina misure di assistenza, cura e protezione nel superiore interesse delle persone con disabilità grave”, vi è l’articolo 4 che prevede per i destinatari di tale Legge l’istituzione, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di un Fondo per l’assistenza e il sostegno per il quale sono stati stanziati 90 milioni di euro per il 2016, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni per il 2018. L’accesso alle misure di assistenza, cura e protezione a carico del Fondo è subordinato ai requisiti necessari disposti dal Ministero del Lavoro “entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge”. Mentre a definire i criteri e le modalità per l'erogazione dei finanziamenti e le ipotesi di revoca dei finanziamenti concessi sono le Regioni.
Tra gli obiettivi del Fondo vi è quello di “realizzare interventi innovativi di residenzialità per le persone con disabilità grave volti alla creazione di soluzioni alloggiative di tipo familiare e di co-housing”, ma anche il programma finalizzato a favorire l’indipendenza dei disabili e “lo sviluppo di competenze per la gestione della vita quotidiana” in modo tale da accrescere il loro livello di autonomia. Non solo, il Fondo prevede agevolazioni per privati, enti e associazioni che decidono di stanziare risorse volte alla tutela di quelle persone che necessitano di un’assistenza per la mancata capacità di gestione delle attività quotidiane per via di una minorazione, singola o plurima.
Le agevolazioni previste dalla legge sono davvero molte e riguardano sia aspetti finanziari che fiscali e patrimoniali.
Le agevolazioni fiscali e trust
Altre misure previste dalla Legge Dopo di Noi riguardano le agevolazioni fiscali che si distinguono tra:
- Detrazioni Irpef del 19 % sulle spese sostenute per sottoscrivere polizze assicurative e contratti a tutela dei disabili gravi, per una spesa massima di 750 euro.
- Esenzioni dal pagamento dell’imposta di successione e donazione, la creazione di trust, ovvero fondi con patrimonio autonomo, e fondi speciali.
Come si legge nel testo della Legge 112/2016 tali agevolazioni ed esenzioni sono ammesse e sussistono solo in presenza di determinate condizioni:
- L’istituzione del trust o del fondo devono farsi per atto pubblico.
- Nell’atto istitutivo vanno specificati, oltre alla finalità del trust, anche i soggetti coinvolti e i rispettivi ruoli, i bisogni dei soggetti affetti da disabilità grave e le attività assistenziali necessarie a garantire la diminuzione del rischio di istituzionalizzazioni di questi ultimi e, quindi, l’accrescimento di autonomia degli stessi.
- L’atto istitutivo deve individuare gli obblighi del trustee, del fiduciario e del gestore, i quali devono adottare le misure idonee alla promozione del benessere della persona in stato di disabilità grave e le modalità di rendicontazione obbligatoria.
- Gli esclusivi beneficiari del trust, o fondo, sono le persone disabilità grave.
- L’atto istitutivo deve specificare il soggetto preposto al controllo delle obbligazioni il quale dovrà essere individuabile per tutta la durata del trust.
- L’atto istitutivo deve stabilire il termine finale della durata del trust.
Nonostante tra le Regioni vi siano pronunciate differenze nell’attuazione, Dopo di noi rappresenta per molte persone con disabilità grave una chiave di svolta quando il sostegno famigliare smette di essere l’unica ancora di salvezza. Infatti la legge punta alla definizione di progetti personalizzati per la persona disabile, con la finalità di assicurare un maggiore livello di benessere, sostegno e coinvolgimento per quest’ultima quando non potrà più contare sul supporto dei cari.
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