
Autore: Antonio Scicchitano
Data di pubblicazione: 06 aprile 2021
Qual'è il tuo orizzonte temporale?
Investimento e rischio sono due concetti che vanno a braccetto. Chiunque cerchi di convincerti dell’esistenza di investimenti completamente privi di qualsivoglia fattore di rischio, non ti sta dicendo tutta la verità: devi riconoscere che, anche se investi in una modalità considerata “sicura”, i tuoi soldi saranno sempre in balìa dei mercati, e non nel tuo portafogli. Ma la buona notizia è che questo non implica affatto la certezza di una perdita, a condizione che tu sia disposto a mantenere i soldi investiti in un arco temporale della giusta ampiezza. Per investire, quindi, è necessario mantenere la calma e non avere nessuna fretta, anzi l’ideale è aver chiaro un orizzonte temporale che sia più vasto possibile nel quale mantenere l’investimento.
La scelta di un buon orizzonte temporale aiuta a definire con chiarezza i propri obiettivi; è quindi una discriminante che riveste una fondamentale importanza quando si tratta di investire parte del proprio patrimonio. Per semplicità, puoi schematizzare l’orizzonte temporale in tre sottocategorie, a seconda dell’ampiezza: di breve periodo (inferiore a 12 mesi); di medio periodo (compreso tra i 36 e i 120 mesi); di lungo periodo (con un arco temporale che supera i 10 anni).
Il giusto orizzonte temporale dipende ovviamente da te, dalle tue personali esigenze e dalla tua voglia di metterti in gioco. Tuttavia, è bene che tu tenga a mente che il tempo è il miglior amico di ogni investitore: quindi, l’ideale sarebbe uscire dalla comfort zone e orientarsi sugli archi temporali di medio o lungo termine, piuttosto che quelli brevi. Ad una durata maggiore dell’investimento corrisponde un margine più adatto a contrastare la volatilità e ottenere un rendimento finanziario di una certa importanza. Gli indici di mercato, infatti, non hanno carattere di stabilità: a volte possono “affondare”, il che non significa che il tuo investimento stia andando a rotoli, ma semplicemente che si sta verificando una perdita relativa al periodo che sarà, però, prontamente “riassorbita” nel lungo termine. E’ proprio per questo motivo che negli investimenti di più lunga durata risiede una maggiore convenienza.
A titolo di esempio, considerando come riferimento temporale i cinque anni prima della pandemia, ossia dal 2015 al 2020, vedremmo che l’indice MSCI World (l’indice di mercato azionario che raggruppa i titoli azionari di tutti i mercati dei paesi sviluppati nel mondo) ha generato in questo arco temporale un rendimento complessivo del 21,11%. Tuttavia ciò non significa che le performance di ciascun anno abbiano dato un rendimento sempre positivo: nel 2015, ad esempio, il rendimento era pari al -0,32%! Tante sono le variabili in gioco che influenzano i mercati nel breve periodo, ma nel medio e lungo periodo la curva dei rendimenti tende all’equilibrio e si mette più facilmente nelle condizioni di salire.
In base a quanto abbiamo detto, ormai sai tutto ciò che serve per far fruttare appieno il tuo investimento. Volendo ricapitolare, il primo passo da compiere è sicuramente la scelta dell’orizzonte temporale in cui investire, preferendo possibilmente quelli di medio e lungo termine. Dopodiché altro non dovrai fare che mantenere il sangue freddo anche in vista di rendimenti negativi che, sappiamo essere questioni meramente momentanee e passeggere, e rimanere investito in maniera concorde ai propri obiettivi prestabiliti.
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