
Autore: Antonio Scicchitano
Data di pubblicazione: 16 ottobre 2020
Perchè è il momento giusto per sottoscrivere un Fondo Pensione?
in dal suo esordio, il Covid-19 non è passato inosservato per gli sconvolgimenti generati: da seria minaccia per la salute di intere popolazioni a livello mondiale, ad invalicabile ostacolo per quel che concerne socialità e relazioni umane, ha imposto il cosiddetto distanziamento sociale che a è tutti gli effetti ormai divenuto parte della normale vita quotidiana.
Come purtroppo sappiamo bene, i suoi effetti si sono visti fin troppo presto anche nel settore economico e finanziario del nostro Paese. Infatti, secondo quanto rilevato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) il bilancio assestato 2020 segna un risultato di esercizio negativo per oltre 26 miliardi, un esito nettamente peggiore rispetto a quanto ipotizzato un anno fa (ovvero, 19,6 miliardi), quando ancora il virus era ignoto. Più nel dettaglio, 14,9 miliardi a causa del minor gettito contributivo dovuto alle sospensioni attuate dal Governo, mentre i residui 4,1 miliardi sono dovuti alle maggiori prestazioni.
Occorre però specificare che il calcolo del saldo finale include i risultati dei decreti 18 e 34 (Cura Italia e Rilancio), ma non ancora quello del dl 104 approvato in agosto per rifinanziare la cassa integrazione, il quale dovrebbe invece entrare nella stima del preventivo 2021, che con ogni probabilità sarà stilato tra fine ottobre e fine dicembre. Gli interventi coperti da nuovo deficit pubblico leggibili in questo assestamento di bilancio ammontano a 34,7 miliardi, tra cui 955 milioni di Reddito di emergenza, 2,2 miliardi per permessi ex legge 104/92, e 466 milioni di bonus baby-sitting.
Si prevede dunque per la fine dell’anno un peggioramento nei riguardi della situazione patrimoniale netta dell’Inps, la quale dovrebbe aggirarsi intorno ai 13,7 miliardi: un calo di ben 18,5 miliardi rispetto alle previsioni originarie. Il Civ ha promulgato l’assestamento 2020 considerando quelle che sono state le inevitabili ripercussioni date dalla diminuzione delle entrate e dall’aumento delle prestazioni richiesti per far fronte all’emergenza. Sussiste, inoltre, la preoccupazione nei riguardi della sostenibilità e dell’equilibrio del rapporto tra assicurati e pensionati, con i primi in lieve calo e i secondi in piccola crescita; il suddetto rapporto è ormai giunto a 1,25, un dato sicuramente degno di nota per l’eventuale emanazione di interventi normativi e finanziari futuri.
La situazione è ben lungi da essere rosea, ma c’è comunque una nota positiva: il Bilancio dello Stato sarà supportato, come parziale compensazione degli impegni assunti finora, di 24,7 miliardi di prestiti del programma europeo Sure (acronimo per Support to mitigate unemployment risks in an emergency), la cui maturity a quindici anni, come evidenziato dal ministro Roberto Gualtieri, assicurerà risparmi sugli interessi per 5,5 miliardi.
E noi cosa possiamo fare nel nostro piccolo per garantirci un futuro sereno al momento del ritiro dal lavoro senza brutte sorprese da parte dell’Inps?
Sicuramente è il momento di sottoscrivere un Fondo Pensione oppure un PIP;infatti se sottoscritti entro il 31 dicembre offrono notevoli vantaggi fiscali sulle tasse che si pagheranno nel 2021 oltre a, cosa ancora più importante, cominciare a crearsi una rendita futura che permetta tranquillità e serenità.
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