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Rappresentazione visiva dell'articolo: Povero vecchio o anziano signore?

Autore: Antonio Scicchitano

Data di pubblicazione: 28 ottobre 2019

Povero vecchio o anziano signore?

“Un soldo risparmiato è un soldo guadagnato”: te lo sarai sentito dire fin dalla più tenera età magari quando, dopo aver passato la domenica mattina a lavare l’auto di papà avevi guadagnato quel tanto che bastava a comprare un paio dei tuoi fumetti preferiti per poter passare quel che restava del pomeriggio a bearti di una frivola lettura.

Ma con quei pochi spiccioli stretti nel pugno, ti ritrovavi a pensare: “E se invece mi comprassi qualcosa di più grosso? Come un videogame, o una nuova divisa da calciatore?”. Era allora che decidevi di lavare l’auto di papà anche la domenica successiva e quella dopo ancora, per poi incidere una fessura su di una bottiglia di plastica o una lattina di Coca Cola per depositarvi il tuo primo fondo risparmi, rinunciando deliberatamente a effimeri piaceri (diciamocelo: quel fumetto non ti avrebbe impegnato per più di un’oretta!), per inseguire sogni più grandi.

Tutti generalmente abbiamo gli stimoli necessari a diventare piccoli risparmiatori da bambini; da adulti, però, le cose si complicano: il più delle volte, infatti, dobbiamo mettere dei soldi da parte non soltanto per piacere ma anche per necessità, come il mutuo/l’affitto, le bollette, le spese mediche, le spese scolastiche per i figli. Inizi il nuovo mese sicuro che tutto è nelle tue mani e che sì, sarai in grado di amministrare il tuo patrimonio. Poi, però, le tue certezze svaniscono, sostituite da eventi imprevisti che annullano ogni tuo sforzo per risparmiare: un giorno sei invitato alla cena tra ex compagni di liceo; il giorno successivo l’auto ti lascia a piedi, e tra i costi del carro attrezzi e quelli del meccanico non sai più dove sbattere la testa; verso la fine del mese, nel momento in cui stai per tirare un sospiro di sollievo ti ricordi improvvisamente della festa per i 18 anni dell’adorata nipotina e, mentre in fretta e furia riempi una busta da lettere con parecchie banconote da 50 euro, ti chiedi in che cosa hai sbagliato. La risposta è semplice: non hai saputo amministrare il tuo denaro.

Con questo non voglio dire che non avresti dovuto spendere ciò che hai speso: nella vita quotidiana è normale dover mettere mano al portafogli a causa di imprevisti. Ecco perché dovresti considerare di costruire il tuo personale fondo risparmi, risorsa che può esserti d’aiuto non solo per le emergenze ma anche, perché no, per toglierti qualche piccolo sfizio di tanto in tanto: quel drone dimenticato nella tua lista dei desideri di Amazon che non hai mai avuto il coraggio di spostare nel carrello, quella crociera in Polinesia in cui sogni di imbarcarti da quando non avevi ancora i denti del giudizio; oppure, semplicemente alle medie hai studiato francese e ritieni che sia finalmente ora di mettere in pratica le tue conoscenze, chiedendo alla morosa se non preferisca mangiare à la carte piuttosto che all you can eat (inutile dire che in caso di risposta positiva dovrai ovviamente essere in grado di coprire i costi della cena!).

A questo punto, la domanda che può sorgere è: quanto dovrei mettere da parte? Le variabili che entrano in gioco sono molte: l’importo del tuo reddito, in quanti siete in famiglia, l’ammontare delle spese fisse (che, quindi, conosci preventivamente: l’affitto, il bollo e l’assicurazione dell’auto, la manutenzione della caldaia…). Sulla base di queste variabili dovrai poi stilare il tuo piano risparmi azzardando una stima; paradossalmente, devi imparare a prevedere l’imprevisto, il che può rivelarsi meno difficile di quanto non sembri: comincia pure analizzando con attenzione la situazione economica di alcune delle mensilità passate e inizierai a farti un’idea. 

Altro aspetto cruciale è, infine, stabilire dove andranno a finire i nostri risparmi. Un conto di risparmio bancario standard è l’opzione che meglio può garantirti la sicurezza di cui hai bisogno soprattutto se parliamo di un fondo cui attingere nelle emergenze. Infatti, consiglio sempre ai miei clienti di crearsi un “fondo emergenze” pari ad almeno 6 volte ciò che in media si spende ogni mese. Un ragionamento diverso occorre farlo se invece il risparmio è finalizzato al perseguimento di obiettivi più grandi come, per esempio, acquistare una casa per tuo figlio nella città in cui frequenterà l’università, la creazione di un capitale che ti permetterà di ritirarti dal lavoro come un “ricco signore” e non come un “povero vecchio” oppure l’acquisto della barca che ti permetterà di goderti la tua pensione dedicandoti esclusivamente alla tua passione. In questi casi occorrerà dar vita a dei piani di risparmio di lungo periodo, selezionando per bene gli strumenti finanziari che si utilizzano sia in termini di qualità che di costi (potrebbero vanificare i tuoi sforzi) e soprattutto individuando oculatamente i mercati in cui investire; infatti tenuto conto che parliamo di investimenti portati avanti per 15/20 anni e anche oltre è preferibile affidarsi a quei mercati che su orizzonti temporali così lunghi ci danno maggiori garanzie di rendimento evitando di affidarsi ai consigli del proprio “cugino esperto”.

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